Intervista a Riccardo Magatti il disegnatore di sogni

Pubblicato il 26 gennaio 2023 alle ore 10:42

Intervista di Simona HeArt a Riccardo Magatti il disegnatore di sogni, pubblicata integralmente sull' International Web Post, quotidiano d'informazione internazionale.

"È stata dura convincerlo perché, come molti talentuosi artisti, è piuttosto refrattario alle telecamere.

Illustratore incredibile, Riccardo Magatti ama starsene rintanato nel suo mondo fatto di città surreali, brulicanti di vita vera.

Le sue case, i suoi palazzi, i suoi condomini coloratissimi, sono un puzzle sempre nuovo, dove solo l’occhio attento dell’osservatore può scorgere i personaggi e le situazioni che vi si nascondono.

Con questa intervista, si chiude la rubrica “Incontri in galleria”, in collaborazione con la storica libreria Bocca di Milano. Una chiusura “col botto”, con un artista che vale davvero la pena di conoscere.

Le opere di Riccardo mi hanno davvero emozionata.

Il colore è una vera e propria iniezione di vita ma non è tutto perché, all’interno dei suoi disegni - tutti hand made! - ritroviamo la nostra società in miniatura, con le sue dinamiche, le sue gioie e le sue lotte. Un microcosmo nel macrocosmo.

Si ha come l’impressione di guardare in un vetrino attraverso il microscopio. E ogni volta si scorge un dettaglio diverso o qualcosa che, a primo occhiata, ci era sfuggito.

Riccardo ci fa camminare in mezzo ai grattacieli, facendoci sbirciare le relazioni che nascono in questi “contenitori” apparentemente anonimi.

L’idea gli viene quando, in visita al Museo Salvador Dalì a Barcellona, realizza che il genio del “maestro” fu di riuscire a trasformare i propri sogni in pittura. Così decide di fare altrettanto. A modo suo, ovviamente.

Il suo sogno ricorrente erano le città, quelle di quando era un ragazzo e quelle di oggi: una sorta di viaggio nel tempo per vedere come sono cambiate le cose.

Di sicuro le città odierne sono più grigie rispetto a quelle di un tempo, ed è questo il motivo per cui le ha inzuppate di colore.

È sbalorditivo il lavoro di Riccardo Magatti. Ricorda un po’ Mordillo, il famoso fumettista argentino, ma nello stesso tempo se ne discosta perché ciò che crea è il SUO mondo, quello che vive dentro di lui e quello a cui vorrebbe dare vita.

Apparentemente caotiche, queste case addossate l’una all’altra e più pendenti della torre di Pisa, raccontano non tanto il caos delle nostre città quanto la voglia di emergere, di autodeterminarsi, di essere originali. In una parola: di essere se stessi.

Là dove impazza l’omologazione, Riccardo Magatti vuole attirare l’attenzione sul singolo.

I disegni di Magatti sono delle proiezioni oniriche: le sue, innanzitutto, ma anche quelle di ciascuno di noi. “Cerco di non entrare troppo nella realtàVoglio che il mio disegno non sia né troppo per adulti né troppo per bambini: deve essere per tutti. Perché che si abbiano dieci, trenta o sessant’anni, tutti quanti sogniamo”.